I quotidiani locali hanno ripreso i contenuti della relazione del gruppo di lavoro del Pd di Oderzo sulle piste ciclabili. Leggi gli articoli all'interno.
Questo l'articolo della "Tribuna":
IL PD ALLA GIUNTA SCARDELLATO: "ODERZO NON E' CITTA' PER BICI"
«La giunta metta in sicurezza le piste ciclabili opitergine e le renda
pienamente fruibili». È questo il senso dell’appello che il
Partito democratico rivolge alla giunta guidata da Maria Scardellato.
I
punti sensibili individuati dai dem opitergini sono molti: si va
dall’attraversamento sul Monticano lungo via Battisti («è senza
regole, alcuni attraversano contromano, altri sulle strisce col
rischio di essere investiti») a piazza Grande che non presenta piste
ciclabili, dalla zona della rotonda lungo la Postumia all’altezza
della farmacia Life («l’attraversamento è solo per i pedoni, i
cespugli impediscono la visuale alle auto») al passo carrabile del
Brandolini, dove la pista ciclabile è ostruita da paletti e cestini.
«Lì la mancanza di un segnalatore di presenza o di specchi convessi
rende molto rischiosa la zona da cui escono i veicoli», osserva il
comunicato diffuso dal Pd. Ma non è finita qui: altre zone molto
rischiose, secondo la più consistente forza d’opposizione
consiliare di Oderzo, sono anche la zona della pista ciclabile a
ridosso del negozio Buffetti, dove soprattutto d’estate le
automobili vengono parcheggiate sotto gli alberi vicini per salvarle
dalla calura pomeridiana. Una situazione simile la vivono i ciclisti
che transitano sulla pista ciclabile lungo la Postumia all’altezza
del locale Gatto Nero. «La ciclabile è occupata da veicoli in
sosta, talvolta appartenenti anche alla polizia locale», è l’accusa
targata Pd. Critica anche la situazione sul ponte lungo la
tangenziale, dove i piastroni in cemento che pavimentano il percorso
delle bici sono dissestati, e lungo la Postumia fra l’albergo
Primhotel e l’Enoteca San Rocco: «È ibrida: un po’ si corre
sulla ciclabile, un po’ sulla strada». «Le piste ciclabili non
riguardano solo l’aspetto turistico, ma tocca da vicino tutti i
cittadini di Oderzo che devono avere la possibilità di girare
in bicicletta senza problemi e con continuità», spiega il
comunicato.
Per il Pd, importanti sono i principi di continuità, riconoscibilità e sicurezza, che sono poi quelli raccomandati anche dal codice della strada. La priorità dei democratici è che tutti gli attraversamenti pedonali siano messi a disposizione delle bici, cosicché sia possibile attraversare la strada senza scendere di sella senza arrecare disagi ad auto e pedoni. Ma questo non basta: insieme ai lavori, il Pd chiede che partano anche dei corsi di sicurezza stradale in favore dei ciclisti opitergini. «Nel programma elettorale dell’amministrazione le piste ciclabili erano ai primi posti dell’agenda, ma ci sembra che col passare dei mesi questo argomento sia stato rimandato. Un programma elettorale dev’essere una serie di impegni che si prendono per migliorare la città. Siamo a disposizione per un confronto serio che metta al centro i cittadini», è la proposta-accusa del centrosinistra.
Per il Pd, importanti sono i principi di continuità, riconoscibilità e sicurezza, che sono poi quelli raccomandati anche dal codice della strada. La priorità dei democratici è che tutti gli attraversamenti pedonali siano messi a disposizione delle bici, cosicché sia possibile attraversare la strada senza scendere di sella senza arrecare disagi ad auto e pedoni. Ma questo non basta: insieme ai lavori, il Pd chiede che partano anche dei corsi di sicurezza stradale in favore dei ciclisti opitergini. «Nel programma elettorale dell’amministrazione le piste ciclabili erano ai primi posti dell’agenda, ma ci sembra che col passare dei mesi questo argomento sia stato rimandato. Un programma elettorale dev’essere una serie di impegni che si prendono per migliorare la città. Siamo a disposizione per un confronto serio che metta al centro i cittadini», è la proposta-accusa del centrosinistra.
La
sindaca Maria Scardellato rimanda la discussione alla prossima
presentazione del Piano urbano del traffico (Put). «Prima non faremo
interventi spot», dice, «Siamo qui da un anno e stiamo seguendo
molti argomenti. Stiamo facendo molte cose e ce ne sono molte altre
da fare, e una di queste è riorganizzare e risistemare le piste
ciclabili». La prima cittadina ha comunque confermato come il Put,
che sarà presentato entro pochi mesi, conterrà alcuni interventi
alle piste ciclabili della cittadina.
Questo invece il contributo del "Gazzettino":
CICLISTI A RISCHIO: I DEM FANNO UNA MAPPA
Viabilità
per i ciclisti: l’analisi appena compiuta dal Partito Democratico
mette in luce diversi punti critici. «È ora di “pedalare” per
trovare delle soluzioni» dicono i Dem, che in consiglio comunale
sono rappresentati da Giuseppe Zago ed Alessandro Battel.
L’iniziativa scaturisce dai gruppi di lavoro che i Dem hanno
costituito su precise aree tematiche. Nell’ultima riunione il Pd ha
elaborato una serie di proposte sulle piste ciclabili.
L’analisi
è stata svolta in modo scientifico, individuando le aree di
criticità. Nel dettaglio: l’attraversamento del ponte sul
Monticano per chi proviene da via Battisti è senza regole e la gente
non ha una segnaletica ed un percorso preciso; alcuni attraversano
contromano, altri si fermano, altri attraversano sulle strisce
con rischio di essere investiti. Piazza Grande: non prevede una
pista ciclabile che è stata sacrificata per i parcheggi. Strada
regionale Postumia, di fronte alla farmacia Life: l’attraversamento
è solo per pedoni e ci sono dei cespugli che rendono difficoltosa la
visione da parte degli automobilisti di chi giunge dal ponte sul
Monticano.
Passo
carrabile del collegio Brandolini: paletti, cestini, pensilina
rendono difficoltosa la circolazione in bicicletta, soprattutto, la
mancanza di un segnalatore di presenza o specchi convessi rendono
molto rischiosa la zona dell’uscita dei veicoli. Pista ciclabile
prospiciente il negozio Buffetti: non è segnalata, per giunta è
adibita a parcheggio all’ombra degli alberi. Pista ciclabile
davanti alla stazione di rifornimento carburante Termoveneta: è
perennemente occupata da veicoli in sosta, spesso anche della Polizia
locale. Pista ciclabile sul ponte della tangenziale: i piastroni in
cemento sono dissestati e creano un pericolo ai ciclisti. La
ciclabile lungo la via Postumia, compresa tra il Primhotel e
l’enoteca San Rocco è un tratto ibrido: un po’ ciclabile, un po’
si è costretti a correre sulla strada.
I
tecnici incaricati dal Comune stanno elaborando il nuovo piano urbano
del traffico. «Le proposte elaborate fanno riferimento alla legge
quadro della mobilità ciclista - puntualizzano i Dem - che va
inserita all’interno del Piano del Traffico». Il Pd ha deciso di
approfondire questo tema perché le piste ciclabili non rappresentano
solo un fattore che riguarda l’aspetto turistico, ma al contrario
tocca da vicino i cittadini.
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