martedì 4 novembre 2014

Un'odissea per le bici

di Fausto Martin

Vi proponiamo il contributo che l'amico Fausto Martin ha inviato ai Giovani per Oderzo a commento del loro intervento sulle piste ciclabili pubblicato sull'ultimo numero de “Lo strillone” (intervento col quale siamo completamente d'accordo: leggetelo cliccando su questo link...) e poi ha girato anche a noi. L'ingegner Martin ci ha passato anche una scheda della FIAB che riporta esempi di come si disegnano le piste ciclabili nelle rotonde trafficate: la trovate allegata a questo link.

Faccio seguito al vostro bell'articolo sull'ultimo numero dello Strillone: l’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi ha convertito tutti gli attraversamenti ciclopedonali tra la rotatoria del LIDL e la Farmacia San Tiziano in solo pedonali, rimuovendo anche la segnaletica verticale lungo la Ex Postumia.
Invito un vostro collaboratore a simulare l’odissea che un ciclista si trova costretto ad affrontare in soli 300 metri qualora decidesse di percorrere quella ciclabile, costretto a scendere ogni 50 metri secondo le prescrizioni del Codice della Strada. Mentre tutte le grandi città attuano politiche volte a favorire la mobilità ad impatto zero il Comune di Oderzo rende sempre più difficile l’uso della bicicletta.
Faccio osservare, che alla rotonda della COOP, poche decine di metri più in là, l'attraversamento ciclopedonale è consentito. Ma con quale criterio si è proceduto al rifacimento della segnaletica ?
Invito anche ad effettuare alcune riprese video, a qualsiasi orario, lungo Via Roma dove è frequente vedere persone anziane che imboccano la strada contromano (compresi alcuni funzionari comunali..) oppure utilizzano il porticato della Pasticceria Forner come pista ciclabile “coperta”.
Faccio notare che “per un pugno di parcheggi” la ristrutturazione di Piazza Castello non contempla una pista ciclabile, con rilevante pericolo per le biciclette che si vedono affiancare da automobili e furgoncini.
Infine, l’attraversamento del Ponte sul Monticano, per chi proviene da Via Cesare Battisti: vale la pena osservare come la gente sia costretta ad “arrangiarsi” per accedere alla Piazza Grande. Alcuni anziani attraversano il Ponte direttamente contromano, altri si fermano sulle strisce pedonali davanti alle statue; i più temerari si buttano a sinistra a metà della curva che porta in Piazzale Europa.
Dulcis in fundo, una transenna arrugginita restringe l’accesso ad un cordonetto mettendo alla prova l’abilità del ciclista.
Per tanti anni abbiamo sentito dire che queste criticità sono state ereditate dalle amministrazioni precedenti ma, dopo 8 anni di amministrazione Dalla Libera, viene da chiedersi cosa sia stato fatto per migliorare la viabilità urbana.

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