martedì 19 aprile 2011

PARLIAMO DI SCUOLA


Di cosa parliamo, Eugenio?
Parliamo della scuola.
Ma il Comune non è che c’entri molto con la gestione delle scuole, quelle dipendono dal ministero…
Eh, ma c’è l’edilizia scolastica. E poi in questi tempi di crisi le scuole hanno bisogno di tutto il sostegno che si può dar loro. Ci sono diverse cose che il Comune può fare.
Per esempio?
Partiamo proprio dall’edilizia scolastica: la Scuola Media è senza aula magna dal settembre del 2009.
Quando si sono staccati i pezzi del rivestimento del soffitto si è anche rischiato che qualcuno si facesse male. E non siamo ancora in condizione di riaprirla, i lavori in pratica non sono ancora cominciati. Così non solo la scuola non ha la sua aula magna, ma alla città da un paio d’anni manca anche uno degli spazi che potevano ospitare iniziative e incontri.
E le Elementari dall’Ongaro?
Sull’intervento di ristrutturazione che l’amministrazione Dalla Libera ha messo in atto il giudizio non può essere positivo. Va bene l’adeguamento antisimico dell’edificio, ci mancherebbe, ma non si possono spendere oltre due milioni di Euro senza aumentare di un metro quadro una scuola progettata cinquant’anni fa. Dopo tutto questo tempo le esigenze degli alunni, della didattica, sono cambiate: per restare al passo non solo con l’Europa, ma anche con i Paesi emergenti (Cina, India, Brasile…) dobbiamo investire bene i soldi destinati alla scuola, dotarla di aule di dimensioni corrette, di laboratori, di spazi necessari alle attività di relazione. Con pochi soldi in più (magari derivati da qualche perequazione!) avremmo avuto una scuola moderna.
E poi?
Il Liceo Classico-Linguistico di Oderzo da anni è soffocato da una situazione che ne impedisce il rilancio e la crescita, costretto com’è a chiedere alla Scuola Media qualche spazio in più che raramente è possibile trovare. Nessuno ha cercato di creare le condizioni per realizzare un edificio nuovo, né il Sindaco, che anche in questo campo ha dimostrato una certa inerzia, né tantomeno la Lega, che non si è mai preoccupata della cosa pur avendo in mano il governo della Provincia che è l’ente proprietario di molti degli edifici scolastici. Del resto la provincia leghista ha altro a cui pensare: il progetto del nuovo palazzo-“reggia della provincia” a S.Artemio costerà 85 milioni. Con quei soldi si sarebbero potute costruire 20 scuole…
Ma le possibilità di una nuova sede per il Classico-Linguistico ci sono?
Per saperlo bisogna provarci sul serio e in tanti anni nessuno lo ha mai fatto. Credo che sia ora di chiederlo con forza. E poi si sono perdute altre occasioni.
Vale a dire?
Lo scorso anno, quando c’è stata la riforma degli indirizzi delle scuole superiori, gli istituti hanno chiesto di poter avviare i nuovi indirizzi. Per esempio a Motta il Liceo Scientifico ha ottenuto l’indirizzo di Scienze Applicate che quest’anno ha suscitato un buon interesse e ha avuto numerose iscrizioni. Il Classico di Oderzo aveva chiesto l’indirizzo di Scienze Umane, ma non lo ha ottenuto.
Ci saranno state delle ragioni… Il Comune che c’entra?
C’entra: lo scorso anno nell’incontro decisivo in ambito provinciale tutti i Dirigenti Scolastici erano accompagnati dal loro Sindaco. Quello di Oderzo era l’unico assente fra gli interessati. Guarda caso la sede di Motta ha ottenuto quello che voleva e la sede di Oderzo no. E pensare che l’istituto è lo stesso e il dirigente è uno solo… Sarà un caso?
Va bene, ci sono alcune cose di fondo su cui l’impegno del Comune può essere importante, ma per il resto…
Il Comune può fare qualcosa anche nel quotidiano: le scuole non hanno risorse e spesso anche per loro l’unica via per riuscire a offrire qualche occasione di formazione che vada al di là delle lezioni alla mattina sta nel mettersi d’accordo e mettere in comune le risorse. Del resto lo fanno già: grazie anche all’impegno di alcuni prof. gli studenti delle scuole superiori di Oderzo e Motta hanno realizzato delle belle iniziative in cui i ragazzi sono stati protagonisti .
E il Comune?
Può dare una mano: facilitare i rapporti, cercare la collaborazione delle istituzioni presenti sul territorio (dalla parrocchia alla biblioteca, dalle associazioni sportive all’istituto musicale), mettere a disposizione gli spazi, trovare qualche soldo nelle pieghe del bilancio, aiutare a trovare il sostegno di qualche “sponsor”. Mi pare più importante di tante feste e premiazioni…

Ma non si tratta di un problema vitale…

Può darsi, ma io non lo sottovaluterei. E poi ci sono problemi davvero vitali…

Per esempio?

Il sostegno allo studio. Anche nel nostro territorio le scuole soffrono la pressione della moda e della comunicazione di massa e sono un po’ in difficoltà nel tentativo di concentrare l’attenzione dei ragazzi su studi e attività capaci di farli svegliare e maturare come persone. Sappiamo tutti quanto sia difficile oggi far fare ai ragazzi i compiti e seguirli nello studio, specie per chi (la maggior parte di noi) lavora tutto il giorno e non può dedicare tempo e attenzione anche ai figli. Così molti non trovano alternative al videogioco o al parcheggio davanti alla televisione. Il Patronato, al di là del catechismo, riesce solo in parte ad essere, come una volta, un ambiente fondamentale in cui i ragazzi si incontrino, stiano insieme e giochino in una situazione un po’ protetta. Un lavoro importante lo fanno le associazioni sportive o gli scout, che però non possono fare tutto.

E allora che si fa?

C’è bisogno sia di attività di sostegno allo studio sia di spazi di attività e animazione (giochi, musica, lettura, teatro, informatica…), che offrano ai nostri ragazzi la possibilità di uscire dalla trappola tv/videogiochi e di stare assieme ad adulti di riferimento. Forse un’iniziativa come questa permetterebbe anche di dare un po’ di lavoro e di far fare un po’ di esperienza a qualche giovane.
Ma qualcosa di simile c’è già, è lo spazio ragazzi di Casa Moro, una bella iniziativa che va proprio in questa direzione…
Certo. Lo so bene. E’ un’ottima iniziativa che va proprio nella direzione che indichiamo. Andrebbe sostenuto, potenziato, articolato, collegato dove possibile con le istituzioni e le associazioni, come dicevo. Lo so bene perché nel Direttivo di Casa Moro che ha concepito e messo in atto il progetto c’è stata per 8 anni MariaCristina Calogero, già consigliere comunale, che sono felice di avere tra i miei collaboratori più importanti. Non solo ha dato per 8 anni un contributo costruttivo e vitale a Casa Moro, ma credo che nessuno possa negare che è stata lei a svolgere un ruolo determinante nella creazione dello Spazio Ragazzi. Purtroppo per scelta di questa amministrazione adesso MariaCristina non fa più parte del Direttivo di Casa Moro.

E come mai?

E’ stata sostituita: lo scorso anno il Sindaco Dalla Libera ha estromesso dal consiglio chiunque non facesse strettamente parte dei suoi fedeli e sostenitori. Tra cui naturalmente MariaCristina, senza nemmeno avere la cortesia di avvertirla personalmente e senza che muovesse un dito neanche il vicesindaco De Luca, che malgrado questa ed altre cose sostiene che è stato il PD a non volerlo più e non lui ad agire contro logica ed interessi non tanto del PD quanto dei cittadini. E pensare che qualcuno dei nuovi consiglieri ha perfino telefonato alla segreteria di Casa Moro per farsi dire dove si trova l’edificio: manco quello sapeva…

Ho capito. Per concludere, vuoi dire qualcosa sulla riforma Gelmini?

Mah, non è questa la sede per parlarne. Mi pare che ci siano diverse cose discutibili ed alcune sensate, ma che il nodo vero sia l’Università, sulla quale non credo proprio che tutte le proteste siano di carattere ideologico. E in genere dico che faccio fatica a credere al ministro quando sostiene che sta solo eliminando gli sprechi, se poi sento maestri e prof. dire che le scuole fanno fatica a permettersi le supplenze e la carta per le fotocopie e che mancano gli insegnanti di sostegno…
Grazie Eugenio.
Grazie a voi per l’aiuto che mi date. Continuiamo a lavorare per Oderzo.
(intervista a cura del PD Oderzo e di IDE@LAB)